Un mese prima della sua morte avvenuta il 24 agosto 1826  a Napoli, Giovanna Antida scriveva all’arcivescovo di Consenza, Mons. Narni, suo antico direttore spirituale:

“La vostra bontà, Monsignore, desidera avere notizie sulla mia salute: è molto cattiva; sono oppressa da infermità, ma non ne sono meravigliata, perché ho raggiunto l’età di anni 61 e sopportato tante fatiche e pene, che ho sofferto e soffro ancora; Vi prego, Monsignore, di chiedere a Dio qualche volta di avere pietà di me.

Sono sempre stata crocifissa e lo sarò fino alla fine… Rimetto tutto in Dio. Ho fatto e farò il possibile fino alla fine della mia vita, la cui durata sembra che non sarà lunga; la volontà di Dio, però, sia fatta per la sua maggior gloria!”