“Perché tu possa dire a tuo figlio e al figlio di tuo figlio, la vita si fa storia” , questo è stato il titolo della 54a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, celebrata il 24 maggio scorso.
Dopo la preghiera del Regina Cœli, il Papa ha invitato tutto il mondo ad entrare in una narrazione di pace e speranza. Il suo messaggio ci ricorda che non c’è futuro senza essere radicati nella storia vissuta, che la memoria è una realtà dinamica, perché ogni storia viene dalla vita, dall’incontro con l’altro.
Questo messaggio scritto il 24 gennaio, più di 4 mesi fa, ci mostra un modo di guardare ai segni della Buona Novella nella nostra vita, ad un’opportunità per fondare il futuro e per raccontare il passato con gioia e serenità. “L’uomo é un essere narrante, ci dice papa Francesco, perché un essere in divenire, che si scopre e si arricchisce nella trama dei suoi giorni. Abbiamo bisogno di una storia umana che ci parli di noi stessi e della bellezza che ci abita; […] che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti la nostra appartenenza a un tessuto vivente; che riveli la tessitura dei fili con cui siamo legati gli uni agli altri”.