Suor Monica Binda

“… perchè abbiamo creduto all’amore”  1 Gv. 4,16
Pensare nella parola Amore in quest’anno 2020, segnato fortemente dalla pandemia coronavirus, è fare memoria dell’audacia e del coraggio di Santa Giovanna Antida nei momenti di maggiore difficoltà, nei momenti di croce, nei momenti di abbandono e fiducia nella onnipotenza di Dio.
“In Te solo, mio Dio e mio Signore, ho posto tutta la mia fiducia e la mia totale speranza, chi spera in Te non sarà mai confuso” (sgath. Orazióne del 1821 CD pág. 347)

Ê questa la esperienza di amore e di offerta, di servizio e di missione che stiamo vivendo come Amici-famiglia di S.G.A.T., come comunità educative e come comunità della Suore della Carità, in America Latina, ciascun a partire dalla propria vocazione e missione che il buon Dio ci ha regalato.
Servire i poveri è una forte esperienza di Dio scoprendo nella persona dei poveri il volto di Gesù. Fedeli al nostro carisma che ci identifica sempre più nella ricerca e nelle decisioni concrete, cerchiamo di essere risposte creative ed efficaci in questo mondo che oggi ci ha messo nella stessa barca come Papa Francesco ci ha detto nella benedizione Urbi et Orbi del 27 di marzo.

L’invito a vivere la quarantena, ci ha svegliati nella quotidianità portandoci a ri infocare il nostro essere Chiesa al servizio dei poveri e questo risveglio si è realizzato non solo a livello di servizio ma anche a livello spirituale.

Ê stato molto forte rivivere la esperienza del triduo Pasquale e partendo dalla riflessione della Parola di Dio illuminata dalla parola di Santa Giovanna Antida, che ci raccontava nei suoi scritti la sua esperienza pasquale. Attraverso diverse celebrazioni che abbiamo preparato e inviato ai referenti dei diversi gruppi di Amici/e –famiglia di Santa Giovanna Antida ed essi a loro volta inviato ai rispettivi gruppi tramite whatsapp e le diverse reti sociali si è andato costruendo una trama di incontri, condividendo esperienze di fede, altarini, inquietudini speranze e timori, dando come risultato una profonda esperienza di Gesù resuscitato che si concretizzò nelle diverse attività e servizi.

Ogni comunità di suore insieme agli amici e membri della comunità cristiane ed educative cominciarono a essere manifestazione dell’amore del Signore partendo da dove si poteva: confezione delle mascherine, distribuzione di alimenti, realizzazione di pasti nei centri diurni e le pentole popolari che aiutano a dar da mangiare a tante famiglie. Ogni comunità educativa formale e non formale continuò insegnando attraverso le piattaforme dei ministeri di educazione, ma soprattutto attraverso la creatività delle insegnanti dei nostri centri educativi. Tutto in movimento perché l’amore che ci mantiene in cammino verso l’altro sperimentando l’essere suore della Carità in uscita …

La quotidianità della pandemia ci ha messo in movimento, e continua a metterci in movimento attraverso l’amore, una caratteristica nella vita di Santa Giovanna Antida che Lei ha trasmesso alle sue figlie e oggi anche a noi, agli Amici laici e comunità educative che sono un testimonio concreto di questa esperienza di servizio e missione, continuando a camminare insieme annunziando il Vangelo ai più deboli e impoveriti secondo il Carisma e la Spiritualità di santa Giovanna Antida Thouret.