Essere amico di santa Giovanna Antida significa essere testimone della carità e della misericordia e considerare tutti gli esseri umani come fratelli e sorelle e figli di Dio.
Di fronte alla tragedia omicida del 4 agosto u.s. che ha spezzato il cuore di Beirut, nonostante le sofferenze, l’ultima parola non è stata né per il lutto né per la frustrazione, poichè il nostro Salvatore non ha attraversato la morte per rimanere nel silenzio della tomba, perché egli è la risurrezione e la vita.
Di fronte alla morte, alla paura e alle perdite umane e materiali, sono esplose la solidarietà, lo slancio umano e le iniziative spontanee per aiutare le persone che hanno perso la loro casa.
Per offrire il loro contributo, gli Amici di Santa Giovanna Antida hanno partecipato alla missione di aiuti con i volontari, gli studenti e gli insegnanti.
Personalmente, di fronte a questa sofferenza mi sono armata di scopa e di coraggio e sono scesa nei quartieri devastati di Beirut.
Sono stata colpita dalle testimonianze di solidarietà e di collaborazione che mi hanno fatto capire il vero significato della speranza e la vera gioia del donare.
Nel caos, nel mezzo di questo paesaggio apocalittico dove ci siamo incontrati per ripulire la città e distribuire cibo, é emersa una grande determinazione nel comune impegno.
Il superamento di questo evento richiederà compassione, cooperazione e un invito a inventare nuove forme di solidarietà per sostenere il nostro Paese.
Di fronte a questa sofferenza e a questi fatti così traumatizzanti, prevalgono il silenzio e la preghiera.

Maria Hitti