Insieme a tutti i credenti e agli uomini di buona volontà, in forza del nostro Quarto Voto di servizio ai poveri, noi Suore della Carità accogliamo come una grazia speciale questa nuova Esortazione Apostolica di papa Leone sull’amore verso i poveri.
Una chiesa per i poveri nell’orizzonte della Rivelazione
Dilexi te evidenzia l’importanza di essere “una Chiesa per i poveri” e sottolinea che “non siamo nell’orizzonte della beneficenza, ma della Rivelazione” (DT 5). In tal senso, il documento presenta “numerose pagine dell’Antico Testamento in cui Dio viene presentato come amico e liberatore dei poveri: «Nel cuore di Dio c’è un posto preferenziale per i poveri […]. Tutto il cammino della nostra redenzione è segnato dai poveri»” (DT 17).
La scelta prioritaria per i poveri genera un rinnovamento straordinario nella Chiesa e nella società
«L’antica storia del buon samaritano (DT 9) è stata il paradigma della spiritualità del Concilio. Sono convinto che la scelta prioritaria per i poveri genera un rinnovamento straordinario sia nella Chiesa che nella società, quando siamo capaci di liberarci dall’autoreferenzialità e riusciamo ad ascoltare il loro grido”.
I poveri sono ‘dei nostri’
Il Santo Padre mette in risalto che “il cristiano non può considerare i poveri solo come un problema sociale: essi sono una ‘questione familiare’. Sono ‘dei nostri’. Il rapporto con loro non può essere ridotto a un’attività o a un ufficio della Chiesa” (DT 104) e ricorda l’insegnamento sul lavoro di San Giovanni Paolo II per riflettere sul “ruolo attivo dei poveri nel rinnovamento della Chiesa e della società, lasciandoci alle spalle il paternalismo della sola assistenza ai loro bisogni immediati” (DT 87).
I poveri maestri del Vangelo
Dilexi te spiega che “i più poveri non sono solo oggetto della nostra compassione, ma maestri del Vangelo. Non si tratta di ‘portar loro’ Dio, ma di incontrarlo presso di loro” (DT 79) perché “se è vero che i poveri vengono sostenuti da chi ha mezzi economici, si può affermare con certezza anche l’inverso. È questa una sorprendente esperienza attestata dalla tradizione cristiana e che diventa una vera e propria svolta nella nostra vita personale, quando ci accorgiamo che sono proprio i poveri a evangelizzarci” (DT 109).
https://www.vatican.va/content/leo-xiv/it/apost_exhortations/documents/20251004-dilexi-te.html
Dilexi te è una grazia e un appello forte affinché questo anno Bicentenario non sia il ricordo di un avvenimento del passato, la salita al cielo della nostra Fondatrice, madre Thouret, ma ci veda tutte impegnate, nella preghiera e nell’operosità, a fianco dei poveri, “sacramenti di Cristo”.
Una grazia e un appello forte affinché questo anno Bicentenario non sia il ricordo di un avvenimento del passato, la salita al cielo della nostra Fondatrice, madre Thouret, ma ci veda tutte impegnate, nella preghiera e nell’operosità, a fianco dei poveri, “sacramento di Cristo”.