Suor Agnes e suor Laeticia ci raccontano la nobiltà di questo servizio, che entrambe svolgono nello spirito di santa Giovanna Antida e sull’esempio di santa Agostina Pietrantoni, patrona degli infermieri, nell’isola del Borneo.

Suor Agnes lavora nell’ospedale St. Antonius dell’archidiocesi di Pontianak e questa è la sua esperienza:

“Infermiere? Assistente del medico???? Oh no… Gli infermieri sono colleghi dei medici e degli altri operatori sanitari. In situazioni di emergenza, come nel caso degli infermieri che vivono in zone remote, possono anche sostituire i medici. Sono in grado di agire come medici, farmacisti, ostetriche, nutrizionisti, fisioterapisti. Gli infermieri sono formati per conoscere tutto.

Sono orgogliosa di essere un’infermiera. Il lavoro dell’infermiera è davvero nobile: cercare di salvare vite umane se ciò è in linea con il piano e la volontà di Dio.

Ci sono molte cose belle nell’essere un’infermiera, come quando si presta assistenza ai pazienti e questi possono tornare a casa in buona salute, con le loro famiglie, che si sentono aiutate.

Tuttavia, una cosa spiacevole è quando i medici continuano a considerare le infermiere come loro assistenti. Si sentono superiori. In realtà, sono gli infermieri che assistono i pazienti 24 ore su 24, non i medici e il resto del personale sanitario.

Una volta, un paziente ha guardato con disprezzo un’infermiera e l’ha derisa mentre lei stava valutando le sue condizioni. Ha detto: “Non ho bisogno di un’infermiera, voglio un medico”. Con pace, l’ho rassicurato: “Va tutto bene, non faremo nulla, per questo paziente perché, solo il medico può farlo”. Ma, prima di uscire dalla stanza mi sono rivolta alla mamma del paziente: “Signora, posso farle una domanda? Chi ha messo l’infusione in pronto soccorso? E chi ha spinto il paziente fino alla stanza?” Lei ha risposto: “L’infermiera”. “Mi scusi ancora, chi ha lavato il paziente, chi ha fatto l’iniezione?” Lei ha risposto: “L’infermiera”. “Allora, mi dica, quando viene il medico a visitare il paziente?” Lei, arrossendo ha risposto: “Una volta al giorno”, abbassando la testa. Poi mi alzai e mi congedai, per darle di tempo di riflettere sul fatto che l’infermiera è numerose volte al giorno presso i pazienti.

Poco dopo, lei tornò e mi disse: “Suora, posso parlare un momento? Prima che lei se ne vada, può pregare per i miei genitori? Prima mi hanno chiesto di pregare per loro…” Così, al termine del servizio, sono tornata in quella stanza e ho pregato con il malato. Improvvisamente, il figlio ha iniziato a piangere e ha chiesto scusa per aver guardato con disprezzo il lavoro delle infermiere. Gli ho detto che lo perdonavo. E mi sono sentita sollevata e felice. Questa è stata la mia esperienza unica durante il mio lavoro come infermiera. E sono molto orgogliosa di essere un’infermiera perché mi occupo della vita delle persone. Questa è la mia esperienza”.

Suor Agnes, Opedale St. Antonius, Archidiocesi di Pontianak

Giornata internazionale degli Infermieri 2025

Suor Laeticia lavora nel nostro dispensario di Temanang, nel villaggio dove, nel 1980, sono arrivate per la prima volta in Indonesia, le prime cinque Suore della Carità missionarie. E questa e la sua esperienza:

“Sono suor Laeticia partecipo alla vita spirituale e al carisma della fondatrice Santa Giovanna Antida nel servizio, in particolare nel campo della salute. Il mio servizio come suora infermiera mi porta a donarmi sempre più nell’amore per servire i malati ogni giorno, cosa che ovviamente non è facile.

Mi trovo di fronte a persone che non solo sono malate fisicamente, ma anche afflitte da difficoltà e problemi complessi nella loro vita quotidiana. Tuttavia, lo spirito della fondatrice e l’esempio di vita di Santa Agostina, che ha servito i malati con un dono di sé straordinario, mi spingono a impegnarmi totalmente nel servizio e nell’amore verso le persone che hanno bisogno di un saluto affettuoso, di cure e di medicine. Hanno anche bisogno di essere ascoltati, confortati e che si preghi con loro e per loro.

In questo servizio, anch’io sperimento la presenza di Dio attraverso le persone malate che ho incontrato, e questo mi rafforza nella fede e nella gioia di vivere la mia vocazione.

Suor Laeticia, Dispensario di Temanang

Giornata internazionale degli Infermieri 2025