Le comunità cristiane – cattoliche e di altre confessioni – hanno risposto con convinzione all’appello lanciato dalla Conferenza episcopale dell’India, che aveva chiesto di organizzare per il 22 marzo una giornata di preghiera e digiuno in vista delle dalle elezioni generali, il cui lungo processo inizierà il 14 aprile, per concludersi, dopo sette tappe di voto, il 1° giugno.

Ne dà conto l’Agenzia Fides, delle Pontificie Opere Missionarie: molte sono le veglie di preghiera organizzate da gruppi ecclesiali e movimenti giovanili, i francescani dell’India si sono ritrovati a pregare e digiunare insieme con i fedeli protestanti di altre confessioni per un tempo ininterrotto di 51 ore, altre comunità cattoliche sparse sul vasto territorio della nazione del subcontinente indiano si dedicano all’adorazione eucaristica. Così le comunità hanno risposto all’appello di “unirsi in preghiera per un periodo continuo di almeno 12 ore”, al fine di “avvicinare i nostri cuori alla volontà di Dio e offrire le nostre suppliche per la purificazione della Chiesa e per il bene della nostra nazione, attraverso un momento di profonda riflessione spirituale, penitenza e rinnovamento per l’intera Chiesa indiana. Offriamo i nostri sacrifici e le nostre preghiere con il cuore aperto alla volontà di Dio, confidando nella sua misericordia e provvidenza”.

Individuando alcune questioni di grande rilevo che agitano il paese – povertà, sviluppate economico, disoccupazione, migrazioni, coesione sociale, polarizzazione religiosa nei rapporti intercomunitari, tra le altre, i Vescovi si sono detti preoccupati, nell’ultima assemblea generale del febbraio scorso, soprattutto per episodi di polarizzazione religiosa che danneggiano l’armonia sociale nel Paese, alimentando le divisioni, incitando all’odio, erodendo la filosofia pluralista che da sempre caratterizza l’India.

L’ampia partecipazione spontanea alle iniziative riflette la preoccupazione della gente per la pace, la giustizia, la parità di diritti di tutti i cittadini, esprimendo il desiderio comune di una società più unita e pacifica.

Secondo l’ultimo censimento nazionale (2021), la popolazione dell’India, per un totale di 1,4 miliardi di abitanti, è al 79,8% di indù, mentre i musulmani sono il 14,2% e i cristiani il 2,3%.