UN VIAGGIO D’AMORE

Intorno a noi constatiamo come, nella vita, esistano ancora tanti poveri: poveri materialmente e spiritualmente, poveri di cibo, poveri di dignità e di amore. Nello spirito dell’accoglienza del nuovo anno 2022, mettendo temporaneamente da parte la missione educativa, da Postulanti, con le nostre Suore proviamo ad incontrare direttamente i poveri, che hanno grande bisogno della nostra preghiera, dell’affetto dei nostri cuori e del nostro amore. Mettiamo in pratica ciò che ha detto papa Francesco ad ogni cristiano: “Incontra i poveri direttamente, non solo con la mera compassione”. Perciò, il giorno 8 gennaio 2022, con le nostre care Suore, abbiamo fatto un viaggio d’amore per visitare i poveri nel villaggio di Quy Chau.

Nel freddo dell’inverno, il calore tra le persone, è diventato prezioso. Quando si parla di poveri, tutti pensano alla mancanza sia di mezzi materiali che spirituali. Noi abbiamo preparato vestiti, scarpe, cibo e, soprattutto, il nostro cuore per incontrare le persone disabili che vengono curate nella nuova comunità delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, a Quy Chau. La fatica del viaggio sembrava dissiparsi quando abbiamo incontrato faccia a faccia i poveri. È vero, “ogni casa, ogni scena, ogni persona ha un destino”. Però per Dio tutto ha lo stesso valore e non è banale, per Lui tutto è importante, perché tutto è creato dalle sue mani.

Si provano sensazioni indescrivibili quando si vedono queste persone. Alcune hanno una paralisi cerebrale, alcune hanno una paralisi delle braccia e delle gambe, altre sono psicologicamente anormali, eppure, tutte sembrano avere qualcosa da dire, ma non possono dirlo. Percepiamo solo parzialmente dai loro occhi o dai loro volti il loro stato d’animo. Siamo anche un po’ tristi e ci vergogniamo di noi stesse a confronto con loro.

Esistono tanti poveri meno fortunati che avrebbero bisogno di noi, peccato che non possiamo arrivare a tutti. Essi vogliono un cuore da amare, orecchie da ascoltare, una bocca con cui mangiare e parlare, occhi per vedere, mani e piedi con cui lavorare, una famiglia con cui condividere il loro amore.

Abbiamo visto anche persone che mangiano sul ciglio della strada, girovagando, riparandosi per la notte sotto piccole e sbrindellate capanne di paglia. Ci sono famiglie che mancano dell’amore di un padre o di una madre, e tutte desiderano una vita colorata.

Di fronte a tutto ciò noi Postulanti, con le suore, sentiamo di voler seguire le orme di santa Giovanna Antida Thouret con ansia e con desiderio di bene, perché sappiamo che questi poveri hanno bisogno di aiuto, hanno bisogno di condivisione e di simpatia.

“Padre, dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Questa è anche una richiesta che ci viene insegnata nella preghiera del Padre Nostro. Secondo questa intenzione preghiamo che Dio accompagni sempre i bisognosi e per noi chiediamo l’aiuto perché apriamo le braccia per accogliere e amare i poveri per vivere una vita vera da Suore della Carità, seguendo l’esempio di Santa Giovanna Antida Thouret.

E ora, all’inizio di questo nuovo anno, vogliamo chiedere a Dio di benedire, i desideri e i progetti della nostra Congregazione, a favore dei poveri.